Piangersi addosso non serve a nulla! E’ vero, proprio vero! Ma quando si parla di “semplificazione fiscale” e poi si va a leggere l’ultima circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 7 del 27 aprile 2018 intitolata “Guida alla dichiarazione dei redditi delle persone fisiche relativa all’anno d’imposta 2017” di ben 360 pagine, la prima reazione è lo sconforto! Subito dopo inizi a pensare che il caro e vecchio UCAS (ufficio complicazioni affari semplici) ti voglia solo prendere in giro e ti voglia far passare quei giorni che per molti erano di “ponte” a studiare centinaia di pagine. Quel dubbio diventa certezza quando il 30 aprile (giorno in cui scadevano le dichiarazioni IVA e tutti i tuoi amici ti chiedevano: ma non fai ponte?) l’UCAS, no, scusate, l’Agenzia delle Entrate, pubblica il decreto sulla fattura elettronica fra privati e la relativa circolare esplicativa.
La vera tristezza è leggere nei vari gruppi di commercialisti su Facebook il 1° Maggio tutti i commenti sulla circolare 8 e sul provvedimento: a quel punto hai capito che l’UCAS ha vinto! E’ riuscito a rovinare la festa a gran parte dei commercialisti che hanno passato le prime ore del 1° maggio a leggersi tutte le nuove complicazioni fiscali introdotte.
Ora inizierà il balletto di chi è a favore e chi è contro la fatturazione elettronica, con le software house ed i “futuristi della professione” che già definiscono un “cambiamento epocale” … ma quale? Le criptomonete stanno rappresentando un cambiamento epocale per l’economia, come internet lo fu per l’informazione. La fattura elettronica così concepita ed attuata è solo la riproposizione di vecchi schemi mentali adattati a strumenti relativamente nuovi. Di certo il rapporto tra professionista e cliente non sarà migliore.
Il risultato lo vedremo fra qualche mese e … spero proprio di sbagliarmi!
Roberto Tudini